Scenario1 #municipiotrasparente

"#Municipio #trasparente" è il nome che abbiamo dato al primo di dieci scenari che compongono il nostro programma elettorale. Ben si concilia il nostro proposito con una delle norme introdotte dalla "delega Madia" in tema di trasparenza degli enti pubblici e che sta per trovare apposita regolamentazione. Notizia apparsa ieri sul quotidiano "Il Sole 24 Ore", infatti, è l'imminente arrivo di una direttiva dalla Funzione Pubblica a tutte le pubbliche amministrazioni che disciplini il nuovo "diritto di accesso agli atti" sul modello inglese e che è differente da quello tradizionale regolamentato dalla vecchia legge 241/1990. Quest'ultima legge poneva in capo al richiedente informazioni ad una pubblica amministrazione "l'interesse legittimo" come condizione indispensabile per poter ottenere l'informazione stessa. Oggi, al contrario, il diritto è la regola e il diniego è l’eccezione, che va motivata con ragioni forti come sicurezza pubblica, stabilità finanziaria dello Stato, segretezza delle indagini o della corrispondenza. In uno scenario così, non può trovare ovviamente spazio il silenzio-rifiuto e nemmeno la richiesta di una tariffa per le risposte. La direttiva che a breve arriverà dalla Funzione Pubblica regolamenterà una sorta di "pagella", un ruolino di marcia informatico che ogni ente dovrà pubblicare sul proprio sito per mostrare quante richieste di informazioni ha ricevuto, quante risposte ha fornito e quante volte, e perché, ha deciso di non rispondere. Chi, come noi, si è già proposto col programma elettorale di assicurare ad ogni cittadino il diritto/dovere di guardare in maniera del tutto #trasparente il meccanismo della cosa pubblica, non può che salutare con piacere l'arrivo della nuova direttiva! Soprattutto se, come me, si ha un po' di esperienza sia professionale che amministrativa che gli ha consentito di verificare personalmente le lungaggini, molto spesso infruttuose, della cosa pubblica, Palagiano in primis!